Comunicazione

Come creare e scrivere un blog: piccoli tips da seguire

Scommetto che hai spesso sentito parlare di blog, anche un tuo amico ne gestisce uno, ma nella pratica che cos’è un blog? A cosa serve?

In questo articolo cercherò di rispondere a queste domande, ma anche ad aiutarti a crearne uno tuo. Aprire un blog è semplice, puoi farlo gratuitamente e se vuoi dare una svolta alla tua professione attraverso l’inbound marketing, allora è il momento giusto per agire!

 

Quindi, cos’è un blog?

Un blog è una sorta di diario personale, non più cartaceo ma virtuale, online, nel quale è possibile condividere e parlare di tutto ciò che si desidera: la vita personale, le passioni, il lavoro e può essere arricchito con immagini e video che accompagnano il contenuto testuale. Si tratta quindi di uno spazio personale dove condividere con un pubblico più o meno ampio uno specifico argomento; lo scopo è quello di scambiare informazioni, creare e diffondere nuova “conoscenza”.

 

Perché è utile aprire un blog?

La prima risposta che mi viene da darti è semplice, per amore della scrittura! La scrittura può permetterti di entrare in contatto con un mondo fisicamente lontano da te, conoscere persone diverse che, in altri contesti, non avresti mai potuto conoscere. La seconda risposta, non dettata dal cuore, è legata alla possibilità di essere trovati, con maggiore probabilità, sui motori di ricerca con specifiche keyword, la SEO ritorna sempre!

Un blog però può essere un ottimo inizio per avvicinarsi al mondo del lavoro, soprattutto se il tuo sogno è quello di diventare copywriter. In questo caso il tuo blog diventa una sorta di curriculum dove chiunque può leggere ciò che scrivi, valutandone lo stile e la qualità dei contenuti. Un blog ricco di articoli, con contenuti di qualità può diventare un ottimo biglietto da visita.

Anche le aziende utilizzano questo strumento di marketing per pubblicizzare i propri prodotti, ma anche per raccontare di sé, mostrando il proprio lato “umano”. Un blog ti permette di creare delle relazioni più strette con i tuoi clienti/lettori, che potranno in ogni momento rispondere a ciò che scrivi e fornirti feedback importanti. I social media in questo caso diventano grandi e potenti alleati, perché chiunque può condividere un tuo articolo allargando maggiormente il tuo network e aumentando le possibilità che altri lettori/clienti possano finire tra le “pagine” del tuo blog.

Il blog non è soltanto questo, può essere anche un potente strumento di personal branding e vendere per esempio la propria consulenza, ma su questo argomento ci tornerò molto presto.

 

Come si apre un blog e quale piattaforma usare per farlo?

Aprire un blog è davvero semplice e ci sono soluzioni, soprattutto gratuite, che possono fare al caso tuo. Per prima cosa è possibile crearne uno attraverso un CMS, Content Management System, si tratta di uno strumento software che installato su un server web permette inserire, modificare e pubblicare dei contenuti vari quali: articoli, immagini, video e link in maniera semplice e veloce. Un CMS molto diffuso è WordPress, una piattaforma nata con l’idea di “personal publishing” e che si è evoluta, alla velocità della luce (non ci credi? leggi qua), in uno dei più grandi gestori dei contenuti web. Questo CMS ti permette non soltanto di condividere i tuoi articoli, ma ti dà la possibilità di modificare l’aspetto del tuo blog attraverso i temi e installando plugin che aiutano a rendere il tuo “spazio” completo e facile da usare. Se hai bisogno di qualche dritta per personalizzare il tuo template allora devi cliccare assolutamente qui.

In caso tu volessi condividere con gli altri esclusivamente ciò che scrivi senza dare importanza all’aspetto del blog, allora puoi utilizzare altre piattaforme come Blogger oppure Medium. Blogger è un servizio gratuito che appartiene a Google di facile utilizzo e che non richiede conoscenze di programmazione. Medium invece appartiene a Twitter e si tratta di uno spazio internet particolare, perché l’organizzazione di questa piattaforma è molto simile a quella di un giornale.

 

Cosa scrivere in un blog?

Se vuoi utilizzare questo strumento per lavorare allora devi scegliere con cura gli argomenti da trattare. Scrivi per lavoro? Scrivi per passione? Non ha importanza, perché ciò che conta davvero è il messaggio che vuoi comunicare, essere certo di quello che vuoi condividere con gli altri. Dopo che hai scelto di cosa vuoi parlare, se vuoi che il tuo blog abbia successo, la qualità non deve mai mancare: una struttura specifica, la coerenza tra gli articoli, ma soprattutto lo stile! Non dimenticare che il tuo stile di scrittura è tuo soltanto e nessuno potrà mai copiarlo; rendere i tuoi contenuti “riconoscibili” è un passo importante per far sì che gli altri, nell’infinito mare di ricerche, scelgano di leggere proprio te. Quando scrivi un articolo devi essere consapevole di quello che vuoi e in particolar modo sapere quale azione vuoi che i tuoi utenti compiano. Per poter verificare il “successo” del tuo blog dovresti fissare degli obiettivi e far sì che tu possa misurarli. Per fare questo devi sapere a chi rivolgerti, chi potrebbe aver bisogno di uno specifico prodotto o consiglio. Iniziare non è mai facile, perché il primo articolo da scrivere è proprio quello più difficile, quindi come scegliere un argomento per il proprio blog?

 

Il piano editoriale, questo sconosciuto

Se vuoi che il tuo blog cresca, ma soprattutto se vuoi che attraverso questo strumento tu possa vendere un tuo “prodotto”, allora hai bisogno di una strategia che ti permetta, nel lungo periodo, di avere una struttura chiara da seguire che, in poche parole, rappresenta l’architettura del tuo progetto “editoriale”. Quindi, cosa pubblicare e quando!

A differenza di un blog personale, un blog utilizzato per la vendita di un prodotto o servizio, non dovrebbe mai produrre contenuti troppo “personali”. L’utente immerso nel mare dell’internet cerca disperatamente la soluzione a un problema, oppure un prodotto o un servizio, ma tra i tantissimi risultati, non sa proprio dove sbattere la testa. Ecco che qui entra in gioco il piano editoriale! Se vuoi fornire agli utenti ciò che stanno realmente cercando, allora devi innanzitutto partire da ciò che sei, da quello che offri e quali sono i tuoi obiettivi.

È importante crescere a piccoli passi e non puntare a diventare leader del tuo settore, ma piuttosto farti conoscere dai potenziali clienti e creare una tua nicchia di mercato dove poter mettere radici. Monitora ciò che fai, tieni sempre sotto controllo tutto quello che riguarda il tuo blog e i tuoi contenuti.

L’obiettivo però non dovrà mai essere troppo lontano, troppo arduo da raggiungere, sognare è importante, ma avere i piedi per terra ti permetterà di raggiungere obiettivi semplici per poi arrivare anche a quelli più difficili; la parola chiave è essere realisti!

Un altro elemento importante è la scadenza (no, non farti prendere dall’ansia della dead line!) si tratta semplicemente di piccoli traguardi da raggiungere; un esempio può essere il cercare di aumentare il traffico sul proprio blog del 10% nel giro di due mesi.

In questo contesto è molto importante il concetto di inbound marketing, si tratta di una strategia che va assolutamente all’opposto di quello che è il marketing tradizionale; non sei tu quello che deve farsi notare per poter attirare l’attenzione del cliente, devi fare in modo che sia lui a trovarti!

Quindi il piano editoriale diventa una riflessione personale che ti permetterà di snocciolare quella che è l’essenza del tuo blog attraverso contenuti di qualità che dovrai produrre al fine di condividere una serie di informazioni utili. Per definire il tuo piano editoriale hai bisogno di sapere: qual è il prodotto o il servizio in questione, quali sono i suoi punti di forza e di debolezza, quali sono i valori dell’azienda, chi sono i principali competitor e infine mettere in risalto le caratteristiche esclusive che il prodotto o il servizio posseggono.

 

Come avvicinare l’utente attraverso il content marketing

Ogni progetto di content marketing che strutturi per il tuo blog dovrebbe delineare un percorso da seguire, così che l’utente che si avvicina a te, da estraneo possa diventare cliente fidelizzato. Quelli di HubSpot hanno creato un funnel che rende perfettamente l’idea e che suddivide il percorso in 4 fasi:

- attract: è probabilmente la fase più difficile, perché attirare l’attenzione di un estraneo non è mai semplice. Oggi esistono milioni di blog che offrono servizi/prodotti differenti e far sì che un utente scelga proprio te è un’ardua sfida! Chi lavora con un blog non vuole che un utente passi sul proprio sito, dando solo un’occhiata e poi puff sparisca nel nulla, NO! Il desiderio più grande è quello di far diventare un utente un lead e poi un cliente felice. Ma come attirare a sé le persone giuste? L’arte della pazienza (affiancata al duro e costante lavoro) ti permetterà di attendere il momento giusto, ovvero quando un utente ti starà cercando.

- convert: quando hai attirato l’utente sul tuo blog, il passo successivo è quello di convertirlo e farlo diventare lead. Ciò è possibile attraverso approcci differenti, per esempio puoi attivare una conversazione con lui e una volta in contatto, rispondere alle sue domande in modo tale da fornire contenuti pertinenti considerati ricercati e interessanti per ciascun utente. Una cosa importante è non fermarsi mai: continua a convertire utenti e intreccia con loro un rapporto “umano”!

- close: a questo punto del percorso sei davvero sulla strada giusta! Hai attirato i visitatori giusti, quelli davvero interessati al tuo servizio/prodotto e li hai convertiti in lead, ma adesso è giunto il momento di farli diventare clienti. Come puoi farlo nel modo più efficace? Ci sono tantissimi strumenti di vendita disponibili che ti permettono di affrontare questo step e chiuderlo al meglio, nel momento giusto e in modo veloce e facile.

- delight: per far sì che il tuo cliente non scappi tra le braccia della concorrenza, non devi semplicemente offrirgli un servizio, ma fare in modo che la sua esperienza d’acquisto con te sia stata straordinaria! Un cliente ha grandi aspettative e dà molta importanza al modo in cui svolgi il tuo lavoro, ma soprattutto al tuo approccio con lui. È quindi importante coinvolgere queste persone, far sì che siano sempre soddisfatte di quello che ricevono e, come conseguenza, torneranno da te perché si sono trovate bene. Quando hai conquistato davvero un cliente, questi parlerà di te ai suoi amici e sarà felice di consigliarti a chi ne ha bisogno.

Il contenuto quindi ha uno scopo preciso: risolvere un problema, soddisfare una specifica richiesta del cliente. Guadagnare e conquistare la fiducia dell’utente significa aumentare la possibilità di un suo ritorno perché è consapevole che tu sai bene come risolvere i suoi problemi.

Oggi, tutto questo non è poi così semplice, perché il marketing si è evoluto velocissimamente nel corso di questi anni e i social media hanno completamento cambiato il customer journey. Inizialmente un utente era stimolato e spinto a comprare un prodotto perché aveva visto la pubblicità in tv e questo stimolo creava in lui il desiderio di provare quel prodotto. La fase immediatamente successiva era direttamente andare e acquistare l’oggetto/servizio (questa seconda fase è stata definita First Moment of Truth).

Ma oggi tra queste due fasi si è intromesso il concetto di Zero Moment of Truth, creato da Jim Lecinski ex VP di Google. Si tratta di un’azione, diventata spontanea, naturale, che l’utente compie subito dopo il momento in cui il suo interesse si attiva verso un servizio/prodotto: effettuare una ricerca su Google e raccogliere più informazioni possibili.

Non trovare qualcosa su Google significa, oggi, che quell’oggetto in realtà, non esiste. Per questo motivo è estremamente importante il posizionamento su Google, strutturando gli articoli in ottica SEO (su questo argomento ne parleremo molto presto con un approfondimento ad hoc).

 

Tag e categorie di blog

Tornando al caro vecchio piano editoriale e parlando di strategie ad esso legato, non puoi semplicemente aprire un blog e iniziare a scrivere come se non ci fosse un domani! Se ci sono degli argomenti importanti di cui vuoi assolutamente parlare, allora devi strutturare delle macro aree che racchiudano argomenti principali e che andrai a sviluppare in sottocategorie. Se il tuo è un blog aziendale allora dovrai innanzitutto analizzare il settore nel quale opera il tuo target di riferimento e definire un numero limitato di macro aree da trattare. La scelta delle aree non è affatto semplice e ti consiglio di impostare una serie di categorie che possano aiutarti a strutturare il tutto.

Attraverso le categorie è possibile suddividere il tuo blog per aree tematiche, le macro avranno quindi una struttura orizzontale e saranno seguite dalle sottocategorie che avranno invece una struttura verticale. Questa costruzione fa sì che l’utente possa fruire del tuo blog con praticità, permette a te di categorizzare tutti gli articoli creando un tuo ordine personale (non dovrai impazzire per cercare un certo argomento) e soprattutto consentirà a Google di comprendere al meglio la struttura del tuo blog, facilitando l’indicizzazione. Nel creare le tue categorie, ti consiglio di scegliere dei nomi precisi e che indichino in maniera diretta l’argomento di cui stai trattando.

Quando scrivi un articolo devi pensare bene alla sua struttura e far sì che il tuo contenuto sia utile all’utente e a Google, un esempio di struttura ideale è mostrata in questa bellissima infografica di Backlinko. Si tratta di un passaggio che va inserito nel proprio piano editoriale, anche perché è molto importante saper spiegare con chiarezza ai tuoi utenti/clienti quello che sarà il tuo piano d’azione, come intendi strutturarlo e cosa ti potranno fornire per aiutarti.

I tag html sono importanti e ti permettono di sviluppare un contenuto con facilità aiutando anche lo spider a comprendere la struttura del testo; un percorso da far compiere sia allo spider che all’utente che ti sta leggendo. I tag html però fanno ormai parte del passato, infatti oggi si parla di keyword (le parole in grassetto che spesso vedi negli articoli) o meglio ancora di structured data.

Gli H2, titoli di paragrafo, aiutano l’utente nella sua lettura del testo, si tratta di piccole sintesi che indirizzano verso l’argomento centrale, velocizzandone la fruizione.

 

Il calendario editoriale

Il piano editoriale che hai strutturato dovrà essere “inglobato” dal calendario editoriale che andrai a creare. Nello specifico, cos’è un calendario editoriale? Non è altro che la frequenza di pubblicazione, con i giorni e gli orari stabiliti nei quali diffonderai i tuoi contenuti.

Sii sincero con te stesso e pensa bene alla tua reale disponibilità di tempo, la tua frequenza di pubblicazione deve essere realistica e soprattutto evita di riempire il calendario tanto per, questo non serve a niente se non potrai dedicargli il giusto tempo. Stesso discorso riguarda l’orario di pubblicazione, non esiste un orario giusto o il giorno perfetto, anche questo parametro dipende dalla tua reale disponibilità. Se conosci il tuo pubblico puoi farti un’idea sui giorni migliori e sugli orari in cui potresti pubblicare un tuo articolo; studiare il target è sempre cosa buona e giusta!

Ti consiglio infine di tenere a mente alcuni elementi, affinché tutto questo risulti più semplice: imposta l’argomento, struttura l’articolo da sviluppare e seleziona le keyword importanti per posizionarti su Google, utilizzare più volte le keyword nella struttura del tuo articolo può fare davvero la differenza. Infine non dimenticarti di inserire dei link che rimandino ad altri tuoi articoli o a quelli di altri blog complementari (possibili backlink), infine scegli un titolo pertinente per il tuo articolo.

 

Come far crescere il tuo blog?

Vuoi far arrivare i tuoi contenuti al pubblico e creare una vera e propria community? Purtroppo per avere successo non basta proporre contenuti di qualità, ma un passo fondamentale è promuovere il proprio blog nel modo giusto. Per fare ciò devi assolutamente sfruttare i social network, rendere il tuo nome un vero brand e infine far sì che i tuoi contenuti siano appetibili per i motori di ricerca. Dopo aver individuato il tuo pubblico di riferimento, l’obiettivo è quello di conoscerlo al meglio e imparare a capire ciò di cui ha bisogno.

Con queste informazioni puoi creare contenuti validi e originali che possano quindi attirare la sua attenzione. Utilizzando social network quali Facebook e Twitter puoi raggiungere una fetta più grande di mercato, ma soprattutto puoi cercare i tuoi diretti concorrenti e imparare tantissimo da loro: a partire dal tone of voice utilizzato fino alla creazione di contenuti visual.

Se vuoi che il tuo blog cresca, tu devi crescere con lui, leggi libri, articoli online, aggiornati sempre, sfrutta i feed notizie e resta sempre al passo con i tempi e con gli argomenti che ti stanno a cuore, ma soprattutto diventa pappa e ciccia con la SEO, altrimenti gli utenti non ti troveranno MAI!  Questo ti permetterà di uscire dalla bolla nella quale la scrittura ti rinchiude e ti dà la possibilità di sviluppare idee nuove per incrementare il tuo business.

SalvaSalva

Ren

L’arte mi toglie il fiato, la luna mi fa brillare gli occhi, l’inchiostro è il mio sangue, mi nascondo dietro la macchina fotografica, leggo mentre cammino, in un’altra vita ero sicuramente un gatto!

Leave a Comment

Visualizza commenti

Share
Pubblicato da

Recent Posts

I dieci migliori siti di risorse vettoriali gratuite per i tuoi progetti

I dieci migliori siti di risorse vettoriali gratuite per i tuoi progetti È da tanto…

14 Dicembre 2018

NodeJs vs PHP - Qual è la migliore tecnologia per sviluppare una piattaforma o un’app?

Era una domenica pomeriggio e stavo cercando l’ispirazione per un nuovo articolo da scrivere, leggevo…

6 Novembre 2018

SXO Search Experience Optimization, l’evoluzione della SEO

La SEO è un argomento trito e ritrito (se sei stanco delle definizioni alla wikipedia…

11 Ottobre 2018

Quale font usare per il tuo progetto?

Non sai quale font usare per il tuo progetto? Niente paura! In un mare infinito…

21 Settembre 2018

I social media sono sempre esistiti

I social media sono sempre esistiti: ovvero l'articolo a cui ho lavorato quest’estate perché mi…

4 Settembre 2018

ElevenDots & Miss Market: un incontro “scaramantico”

7 consigli per un investitore scaramantico nasce dall’incontro di menti un po’ fuori dall’ordinario che si…

5 Luglio 2018

Questo sito usa i cookie.