Il 25 novembre noi di ElevenDots abbiamo partecipato al nostro primo TEDxNapoli: non potevamo mancare e perderci interventi davvero interessanti. L’evento si è tenuto presso l’Università Federico II di San Giovanni a Teduccio, il complesso che ospita anche la Apple Academy.

I TEDx sono una serie di eventi locali, organizzati in modo assolutamente indipendente, ma che riprendono il filo conduttore del TED, votato alle idee che meritano di essere diffuseIdeas Worth Spreading”. Insomma trasmettere idee che abbiano valore così da far vivere un’esperienza che gli si avvicini il più possibile.

Lo spirito giusto? È sempre quello di scambio e condivisione di esperienze e conoscenze  in qualsiasi campo, dalla scienza all’ambito culturale e accademico.

Il motto? “Keep the gradient! Coniato dal prof. Bruno Siciliano usato per indicare una forma mentis che propende all’incremento costante e perseverante della conoscenza.

 

Ma cos’è il gradiente?

Il gradiente, in matematica, indica il tasso di cambiamento di una funzione lungo la direzione di massima crescita. Quelli del TEDxNapoli hanno fatto propria questa definizione e l’hanno orientata verso il miglioramento, proprio e altrui, possibile grazie alla capacità di raccogliere sempre più sfide affrontandole con un atteggiamento positivo. Il gradiente ci permette quindi di raggiungere un punto di massima espressione e di creatività delle nostre idee e azioni. Perché si sa, se vuoi sognare devi sempre puntare in alto!

 

I protagonisti della serata

I protagonisti principali di questa serata sono stati i sogni: quanto in alto possiamo arrivare se solo fossimo capaci di guardare veramente lontano? Undici gli speaker che hanno raccontato le loro storie, qui di seguito ne cito alcune.

Sicuramente ti sarà capitato, scorrendo tra i vari social qualche anno fa, di vedere quel famoso video diventato virale che invitava i Foo Fighters - la famosa rock band statunitense - a scegliere Cesena come tappa del loro tour (se te la sei persa dai un’occhiata qui). Ecco, proprio l’organizzatore di questo fantastico evento che ha riunito mille musicisti con lo stesso sogno, ha parlato di una teoria interessante. Fabio Zaffagnini, ideatore di Rockin’1000 vuole trasmettere un messaggio chiaro e semplice: anche le persone comuni possono fare grandi cose. Ha anche illustrato un simpatico grafico che, tra rassegnazione, realismo e pazzia, va a collocare in una precisa posizione i “sognatori responsabili”.

 

E proprio per restare in tema di “sogno responsabile”, la coach danese Rikke Wend Hartung, che lavora con leader innovativi, autori, artisti e con chiunque voglia portare cambiamenti positivi nel mondo, spiega che sono quattro gli step importanti da non dimenticare per raggiungere i propri obiettivi e realizzare i propri sogni: self-love, self-assurance, freedom to choose e power to create (amare se stessi, sicurezza in se stessi, libertà di scegliere e capacità di creare).

 

 

Successivamente, la giovanissima Cristina Portolano, fumettista e illustratrice napoletana, attraverso la sua arte ha raccontato in maniera schietta e cruda, il passaggio dall’infanzia all’età adulta. Disegni chiari e diretti che vogliono comunicare un messaggio che spesso tendiamo a dimenticare: il sesso non deve essere ostaggio del senso di colpa.

 

 

Spesso i sogni possono trovare numerosi ostacoli prima di poter essere realizzati, è questo il caso di Irina Margareta Nistor. Nata a Bucarest, tra il 1985 e il 1996 doppia segretamente 3000 film banditi dal regime comunista romeno come protesta contro la censura. Una donna che per molti anni era conosciuta soltanto per la sua voce, una donna senza un’entità fisica. Una voce può davvero diventare un mezzo di cambiamento? Lei ne è un chiaro esempio, del resto… a film in need is a friend indeed (citando i Placebo - Pure Morning).

 

 

A chiudere l’evento è lo speech di Marco Barattini, che studia Sound Technology and Digital Music a Oxford e frequenta la Apple Developer Academy di Napoli. Il suo sogno è aiutare gli altri, migliorandone la qualità della vita attraverso la tecnologia. In particolare, ha sviluppato l’applicazione “Hear me well”, che trasforma lo smartphone in un apparecchio acustico (https://www.youtube.com/watch?v=tkQ61J0cahA).

 

 

Sognare, credere in se stessi, combattere per ciò in cui si crede e puntare sempre più in alto! Ognuno può fare la differenza, perché oggi la comunicazione e la tecnologia hanno reso tutto più semplice. Un motto che dovrebbe diventare davvero di tutti!

So… Keep the gradient!